Gli anni Settanta


Il tema dei cavalli, affrontato le prime volte nel 1969, diventa ricorrente nel 1970. Ritengo particolarmente importanti, a tale riguardo, due guazzi intitolati entrambi Nitrito di cavalli (foto nn. 10 e 11), nei quali dei cavalli, tracciati con segni liberi, sciolti e tormentati, rivolgendosi al cielo emettono nitriti aventi la parvenza di ululati insistenti, cupi e lamentosi, ed esprimono con essi la disperazione dovuta alla sofferta condizione esistenziale dell'uomo, che spesso si trova a dover sopportare un fardello che pare eccessivo. Il cavallo e il suo nitrito diventano dunque metafora dell'uomo e della sua angoscia. L'apice della tragicità espressionista è però raggiunto da un altro guazzo, Figura a cavallo (foto n. 12), in cui la violenza ed il groviglio delle pennellate rendono le forme sconvolte e straziate dal dolore. Francesco mi confidò un giorno di aver realizzato quest'opera probabilmente nel periodo più travagliato della propria esistenza, a causa delle turbolente vicende familiari che stava allora vivendo.
Nel 1972 le composizioni aventi per oggetto i cavalli, pur conservando una notevole carica espressiva, presentano una gestualità più controllata e raggiungono un maggior equilibrio, risultando ancor più piacevoli dal punto di vista estetico
(foto n. 13). In questo periodo l'artista vende molti lavori, soprattutto guazzi e tecniche miste, e diventa noto nel bellunese come "il pittore di cavalli". Se dovessi oggi riconoscere, tra cento diverse rappresentazioni di destrieri realizzate da altrettanti artisti, qual è quella eseguita da Francesco, penso che non avrei grosse difficoltà ad individuarla: è chiaro allora che, con questo ciclo di lavori in cui emerge l'interesse e l'ammirazione per l'opera di Marino Marini e Bruno Cassinari, la sigla grafica e pittorica dell'artista si evolve diventando autonoma, originale e chiaramente distinguibile, permettendogli così di raggiungere un traguardo degno dei migliori pittori.
Lo stile espressionista dei primi anni Settanta si manifesta anche in alcuni quadri aventi per oggetto la figura umana. Atelier
(foto n. 14) e Figura seduta (foto n. 15), ad esempio, sono due dipinti che rientrano perfettamente in questo ciclo, esprimendo in maniera profonda il travaglio e l'inquietudine dell'uomo contemporaneo.
Hanno un carattere marcatamente espressionista, inoltre, alcune nature morte del 1975. In una di esse
(foto n. 16), in modo particolare, si nota una fruttiera distorta e disgregata da una sorta di vortice impetuoso che sembra provenire dallo spazio: l'intensa carica emotiva dovuta all'uso del colore, la forma in disfacimento ed il dinamismo che pervade il dipinto tendono a trasmettere e a far rivivere in chi guarda l'opera il senso di precarietà dell'esistenza.
Proprio verso la metà degli anni Settanta, il cammino artistico di Francesco è contrassegnato da un nuovo cambiamento: inizia un processo sempre più radicale di scomposizione della forma, in cui si avverte l'influsso di Mondrian, e i colori della sua tavolozza divengono più chiari, caldi e luminosi
(foto n. 17). Come sostiene giustamente Gabriella Zauli Guerra nel suo scritto Testimonianze di una vita dedicata all'arte, tutto ciò è indice di una visione più ottimistica della vita. Anche la tecnica usata si arricchisce: Francesco inizia infatti ad usare i colori a tempera su carta stropicciata che poi incolla su superfici lisce e rigide, ottenendo un effetto increspato, mosso e delicato (foto n. 17).
Si arriva così all'esecuzione, nel 1979, delle prime gradevoli composizioni astratte
(foto n. 18), le quali contengono già, in nuce, alcuni elementi che troveranno compimento nel successivo trentennio.


FOTO N. 10 = NITRITO DI CAVALLI FOTO N. 11 = NITRITO DI CAVALLI FOTO N. 12 = FIGURA  A  CAVALLO FOTO N. 13  = CAVALLI

In ordine: FOTO N. 10, 11, 12, 13 (clicca sopra per ingrandire ogni singola foto)


 

FOTO N. 14 = ATELIER FOTO N. 15 = FIGURA SEDUTA FOTO N. 16  = NATURA MORTA FOTO N. 17 = FIORI D'AUTUNNO FOTO N. 18 = ASTRAZIONE

 

In ordine: FOTO N. 14, 15, 16, 17, 18 (clicca sopra per ingrandire ogni singola foto)


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